Didgeridoo in legno.

"Quando ho visto per la prima volta i didgeridoo originali aborigeni sono rimasto affascinato dalla semplicità della lavorazione."

Gli strumenti che realizzo sono effettivamente tutti pezzi unici realizzati tramite il metodo del taglio longitudinale, lo scavo interno e il riassemblaggio delle due parti tagliate.

Lo scavo è fatto a mano, con sgorbie e con l'ausilio di utensili elettrici, in modo irregolare un po' come negli eucalipti originali mangiati dalle termiti. Lo spessore delle pareti lignee cambia a seconda dello scavo in modo che la sonorità sia corposa e vibrante.

Esternamente eseguo due tipi di lavorazione, una lineare, ben rifinita e una più grezza un po' all'aborigena, lasciando qualche imperfezione naturale a seconda del legno che ho fra le mani. Prediligo il legno ad altri materiali perché è la vera e unica origine del didgeridoo.

Gli strumenti vengono trattati all'interno con resine naturali diluite in bioetanolo e all'esterno con protettivi trasparenti a base acqua.

Le imboccature sono fatte singolarmente per ogni strumento e sono in cedro del libano. Incollate e rifinite a chiusura del lavoro hanno una leggera protezione in cera d'api, applicata con immersione a caldo, per ammorbidire l'appoggio delle labbra.

 


 

Tocca la foto sotto se vuoi vedere i bamboo leggeri ed economoci

 

 

Un suggerimento importante per suonare nel modo giusto i didge nelle varie tonalità. Guarda il video e segui i consigli.

La scala musicale è quella inglese A (LA), B (SI), C (DO), D (RE) E (MI), F (FA) e G (SOL). Il segno + (più) quando è presente dopo la nota, nelle schede, significa che è crescente e il segno - (meno) che è calante. Strumenti lunghi risultano più difficili da suonare e anche quelli corti.

Realizzo strumenti su specifica richiesta come questi di seguito

Nel video di ogni scheda qui di seguito si possono vedere gli strumenti nei particolari e sentirne il suono. Consiglio l'uso delle cuffie con il computer o degli auricolari con gli apparati mobili. La resa delle foto e dei video è inferiore rispetto agli strumenti visti dal vivo.

 

 

PREMESSA!!! In molti acquistano didgeridoo indonesiani di solito in teak a prezzi "convenienti" da vari siti di strumenti musicali ma non sanno che questi didge sono di solito difficili da suonare e quasi privi di pressione di ritorno per cui fanno fatica soprattutto con la respirazione continua e rinunciano.
Il paradosso è che pensano di iniziare comprando uno strumento "economico" ma non riescono perché lo stesso non è idoneo.
Mi è successo più volte di dover modificare tali strumenti e dargli un minimo di suonabilità con la gioia del possessore.

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Didge vari legni

I seguenti strumenti sono realizzati con legni da me raccolti e lasciati stagionare. Hanno un aspetto e un peso più simile ai didge tradizionali a seconda del legno usato. Adatti anche a chi vuole iniziare.

 

 

 

 

IN OMAGGIO

12 videolezioni per imparare o migliorare la tecnica, compresa la respirazione circolare

tratte dal libro originale, clicca sulla foto per vederlo

 

 

 

 

Il vero didgeridoo è in legno ed è bene ricordarne sempre le origini aborigene al cui popolo va il nostro rispetto e il nostro ringraziamento.

Clicca sulla bandiera aborigena per le informazioni sulle origini.

 

 

MANUTENZIONE. Per l'imboccatura è sufficiente detergere ogni tanto con una spugnetta e del sapone. Quando invece doveste rifarla perché in cera d’api e si è rovinata, scaldate la cera d’api con il phon, fate un salamino sottile lungo come il diametro dell’imbocco e applicatelo con cura facendo aderire bene le parti interne. L’ideale sarebbe sciogliere la cera d’api, con un po’ di cera di carnauba, in un pentolino a bagnomaria e immergere il didje con attenzione. Si può anche scegliere di suonare senza cera d'api. Una volta all'anno si puo' trattare l'interno facendo colare dentro lo strumento un olio leggero per legno in modo da ricoprire tutta la parte interna. Tenete lo strumento appoggiato in un contenitore in modo da poter recuperare l’olio che cola per riutilizzarlo. Questo trattamento è consigliato quando si suona molto e si formano condense maleodoranti all'interno. Qualcuno cola dentro fissativi trasparenti a base acqua non tossici.

PRECAUZIONI. Quando suonate il didje e la temperatura esterna è sotto lo zero c'è il rischio crepe per la dilatazione delle molecole dell'acqua, nell'umido dello strumento. Cercate di trasportarlo sempre in una custodia che lo protegga dal freddo. Lo stesso può succedere se lasciato alle alte temperature. Non tenetelo vicino a fonti di calore, stufe, sole diretto, in auto al caldo. Alcuni dei miei didjeridu anche originali australiani si sono crepati a causa dell'intensivo utilizzo e ciò è successo soprattutto nelle prime settimane di vita dello strumento. Ciò nonostante nulla è cambiato nella qualità del suono dopo la riparazione, anche dopo anni di utilizzo. Se dovesse succedere non prendetevela e correte ai ripari... è importante comprendere questa eventualità e accettare il rischio.

DISCLAIMER. A volte puo' succedere che lungo la superficie dei didgeridoo in legno si aprano delle crepe per via delle vibrazioni associate al cambiamento delle condizioni atmosferiche e all'umidità prodotta suonando. Le crepe, tra l'altro, non fanno distinzione tra uno strumento economico e uno costosissimo. Per riparare a questo spiacevole inconveniente si usa dello stucco forte per legno, come fanno i restauratori.

GARANZIA. Per lo strumento sono a disposizione per eventuali riparazioni "importanti", di solito piccole crepe possono essere richiuse da chi acquista. Le spese di riconsegna sono a carico di chi acquista e la eventuale riparazione è gratis. Un didjeridu dura per sempre e non è assolutamente detto che si crepi. Sono a disposizione anche per un eventuale cambio entro un anno dall'acquisto con spese di spedizione a carico di chi acquista. Qualora ci fossero problemi dovuti alla spedizione come danneggiamenti, smarrimenti, etc. mi assumo ogni resposabilità e nulla è a carico di chi acquista.

 

Opere del proprio ingegno